16 Marzo 2003 – 16 Marzo 2009
NON DIMENTICHIAMO E NON PERDONIAMO
Sono passati sei anni dalla scomparsa di Dax, sei anni in cui abbiamo continuato a ricordare e a raccontare quello che è successo in quella maledetta notte nera. Dopo le brutali cariche all’ospedale S. Paolo da parte di polizia e carabinieri, l’opinione pubblica e i mass media hanno tentato di spoliticizzare e ridurre la gravità dell’accaduto, fino a capovolgere la verità di quei fatti nelle aule del tribunale di Milano; come a Genova la brutalità poliziesca rimane impunita quale violenza legittima. Anche a Bergamo non meno di due settimane fa le forze dell’ordine hanno effettuato brutali cariche e arresti nei confronti degli antifascisti, mentre il corteo per l’inaugurazione di una sede di Forza Nuova sfilava indisturbato con tanto di caschi e bastoni. Oggi è più che mai necessario arginare e contrastare il fascismo, proprio quando gli spazi di agibilità e propaganda si allargano; in città nell’ultimo anno sono stati aperti due covi d’intolleranza: la ‘Skin House’ e ‘Cuore Nero’. richiami sempre più forti per i nazi- fascisti della Lombardia; propaganda razzista e xenofoba sono garantiti e legittimati dalla giunta milanese che con malcelata simpatia fomenta attraverso l’estrema destra giovanile l’odio etnico a tutela dell’ordine. Non dimenticare significa continuare la lotta antifascista di Dax. In questo senso Davide diventa un simbolo di continuità con gli stessi percorsi a cui lui stesso ha partecipato, e anche se le forme e i contesti cambiano, ciò che importa è preservare la determinazione e la gioia di quelle battaglie, in modo che il suo anniversario non sia soltanto una data incancellabile, ma diventi uno spunto vitale, un monito per le nuove generazioni ma anche per chi si trova cresciuto o cambiato. C’ è bisogno di antifascismo, per contrastare il diffondersi di una ‘mentalità’ xenofoba e discriminatoria, di un comune pensare, frutto dell’insicurezza e della paura. Per questo è oggi più che mai significativo non solo opporsi a questa deriva, ma anche valorizzare un patrimonio prezioso che si vorrebbe nascondere: quello della memoria. Prima che il corteo come ogni anno attraversi il quartiere ticinese per raggiungere via gola, proietteremo il video realizzato nei mesi successivi alla morte di Dax, un lavoro intenso che è stato presentato in giro per l’Italia e non solo. In questo modo abbiamo raccontato la storia di Dax, la nostra storia; abbiamo raccolto solidarietà e ci siamo resi conto di quanto sia necessario riannodare il filo della memoria, quel filo rosso che attraversa la storia del nostro paese per trascendere i confini e allacciarsi a quello di altri posti lontani ma identici, dove la storia si ripete e le nostre ferite diventano quelle di altri, in Spagna , Gemania, fino in Grecia. A novembre siamo stati invitati a Madrid dai compagni di Carlos nelle iniziative del primo anniversario dal suo assassinio. L’emozione è stata forte. E’ stato come immergersi in un’atmosfera molto simile a quella vissuta nel periodo immediatamente successivo alla perdita di Dax. Negli occhi di sua madre e dei suoi amici abbiamo rivisto una storia che tragicamente si ripeteva. Con loro abbiamo respirato ancora l’odio per i fascisti e l’amore per i nostri compagni. Li abbiamo invitati ad intervenire questa sera per ricordare insieme Dax e Carlos. ‘Non dimentichiamo, non perdoniamo’ sono le parole che abbiamo sentito gridare dagli antifascisti di Madrid e che abbiamo scelto...
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